Diario di viaggio di Adri e Francy, aprile 2006

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Höfn - Egilsstadir

 

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Chilometri tappa: 322 Km

Anche oggi risveglio con uno splendido sole.

Inoltre svegliarsi e poter guardare fuori dalla finestra quattro lingue di ghiacciaio in riva al mare non capita tutti i giorni!
Giretto per la cittadina, qualche foto al porto e via. Oggi ci aspettano i fiordi orientali. La strada è molto bella ed offre interessanti scorci.

Prima sosta a Stafafell, una fattoria-ostello solitaria, sperduta sotto le montagne, ed una splendida base da cui partire ad esplorare il Lónsöræfi.
L’intera area è ricca di numerose e varie formazioni geologiche tipiche, la cui datazione va dai 5-7 milioni di anni fa fino all’ultima era glaciale. All’interno o nei pressi dell’area protetta si possono trovare numerose formazioni vulcaniche e caldere. Sono tutte costituite da rocce acide che ne caratterizzano la variabilità dei colori e delle sfumature rendendo la zona unica nel suo genere.
Torniamo un poco indietro e prima del ponte che attraversa lo Jökulsá í Lóni e imbocchiamo una strada sterrata che ci porta proprio vallata di riolite detta Hvannagil sulla riva orientale del fiume.
Le montagne hanno veramente degli splendidi colori. Peccato che un fortissimo vento ci ha impedito di incamminarci per poter ammirarle più da vicino. Il vento era talmente forte che a malapena siamo riusciti ad aprire la portiera per scendere. Ci limitiamo quindi a fare qualche scatto dalla macchina. Adri oggi non sta per nulla bene.

Pranzo veloce a Djúpivogur, una graziosa cittadina alla fine di un fiordo.
Per accorciare un po’ la strada decidiamo di non proseguire lungo i vari fiordi ma prendere la 939. Strada sterrata fattibile con un fuoristrada. Qui il tempo cambia repentinamente e ci troviamo in mezzo alle nuvole, e intorno a noi è tutto ancora innevato.
Ripresa la n.1 giriamo per la 931 per andare a vedere la terza cascata d’Islanda per altezza ( 110 m ): Hengifoss.
Dal parcheggio, saliamo i gradini e seguiamo il sentiero lungo la riva sinistra del fiume... Visto le condizioni meteo io decido di tornare indietro mentre Adri prova a salire ancora un pi verso le cascate. Ma si ferma a circa metà salita dove si ha una bella vista della gola e si possono vedere le Lítlanesfoss, che sono circondate da colonne di basalto nero e marrone-grigio.
Poi anche lui abbandona l’idea di arrivare fino alle Hengifoss. Dal parcheggio alla cascata ci sono  270 m di dislivello.
Lasciati i bagagli in albergo ad Egilsstaðir, ci dirigiamo verso Seydisfjorour.. Superiamo il passo in mezzo alla nebbia ed ecco aprirsi la vallata davanti a noi con il fiordo in lontananza illuminato dal sole! A scendere la strada segue il fiume Fjarðará, costellato di cascate.

La cittadina è carina, costellata da tante casette colorate. La stanchezza e la probabile febbre di Adri hanno la meglio e quindi dopo due passi nel paesino rientriamo in albergo in mezzo a nebbia e umidità.
Anche qui troviamo comunque una camera ampia e ben confortevole. Credo che essendo andati in bassa stagione ci abbiano sempre dato le camere migliori dell’albergo!

(By Francy)

Albergo:

Egilsstaðir Gistihús
Egilsstadir Guesthouse
700 Egilsstaðir 
Iceland
tel. 354 4711114
fax 354 4711266